Gli Open Data dalla teoria alla pratica – Usiamo QGIS e i dati del Portale Cartografico Nazionale
Nella prima puntata abbiamo visto dove trovare Open Data territoriali, questa volta invece approfondiremo i formati più comuni e faremo qualche esempio pratico di come usarli sui software più comuni.
Anzitutto approfondiamo qualche aspetto sui termini d’uso di questi dati, per capire se e come possiamo sfruttarli per il nostro lavoro.
Molto spesso sono dati provenienti da fonti pubbliche, fanno quindi riferimento alla disciplina dell’Open Government di cui puoi trovare tutti i riferimenti normativi europei e nazionali qui: http://www.dati.gov.it/content/documenti.
A volte invece sono messi a disposizione da comunità in modo molto simile a quanto succede per i software Open Source (https://www.openstreetmap.org), sempre la preziosissima wikipedia ci aiuta a far chiarezza sulle varie licenze di utilizzo qui https://it.wikipedia.org/wiki/Italian_Open_Data_License.
Annoveriamo tra gli Open Data, in modo forse poco ortodosso, dati messi a disposizione da aziende che hanno qualche restrizione all’utilizzo in più rispetto alla licenza open ma che risultano utilissimi e (Google maps, Bing Maps, ..)
Le metodologie più utilizzate per mettere a disposizione degli utenti questi dati sono:
- Servizi Internet: sono dei protocolli con cui un ente o una organizzazione mettono on-line le risorse dando la possibilità di fruire del dato direttamente dai loro server senza dover scaricare le informazioni. Questa modalità ha delle carenze soprattutto legate all’endemica lentezza della rete internet italiana ma ha il grande vantaggio di avere accesso a dati sempre aggiornati.
I più comuni standard sono WFS e WMS (per approfondire https://it.wikipedia.org/wiki/Open_Geospatial_Consortium).
- Download: vengono messi a disposizione dei repository ai quali si accede mediante dei motori di ricerca che permettono di scaricare i dati in vari formati.
- API e connessioni di altro tipo: i dati come Google Maps/Street View e Bing, sono messi a disposizione tramite API (libere o a pagamento) che permettono a chi sviluppa i software (aziende o comunità Open Source) di integrare all’interno dei software questi dati mediante opportuni sviluppi o configurazioni.
Adesso passiamo alla pratica!
Vediamo come fare a trovare sul Portale Cartografico Nazionale il servizio WMS dell’Ortofoto a scala nazionale del 2012 e caricarla su QGIS, un passo alla volta vedrai, non è difficile.
- Apri il portale cartografico nazionale, e clicca in “Servizi di visualizzazione WMS” qui:

- Scorri l’elenco, riconosci il servizio che ti interessa e clicca su “URL” così:

- Copia l’URL proposto
- Apri QGIS, imposta il tuo progetto aggiungendo eventuali livelli che ti servono, poi clicca su “Aggiungi Layer WMS/WMTS” qui:

- Nella finestra successiva clicca “Nuovo”
- Il software ti proporrà la finestra dei “Dettagli della connessione”; dai un nome alla connessione che possa essere riconoscibile e incolla su “URL” il link che hai copiato dal Portale Cartografico Nazionale
- Non impostare Password (il dato è libero) e lascia per ora gli altri parametri così come sono
- Clicca “OK”
- Tornerai sulla finestra precedente dove dovrai cliccare su “Connetti”
- Attenzione, puoi aggiungere tutta Italia (sconsigliato) o solo il fuso UTM della zona che ti interessa, esiste inoltre un livello riferito alle date dei voli.
Scegli il livello che vuoi e clicca “Aggiungi”

Il gioco è fatto, attendi che il server del ministero risponda e vedrai comparire le tue foto.
Ora…A TUTTO GAS!!!
Un’unica accortezza, stiamo lavorando con servizi messi a disposizione tramite Internet, non aggiungere il dato senza un riferimento territoriale e rimani ad una scala non troppo elevata, altrimenti il sistema cercherà di aprire tutta l’estensione del WMS (letteralmente mezza Italia), i tempi di risposta saranno troppo lunghi e QGIS ad un certo punto ti darà un avviso di timeout e non caricherà nulla.
E tu? Hai già iniziato ad usare gli Open Data?
Raccontaci la tua esperienza!
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